Intervista a Panos, un importante attivista greco, ora abitante permanente di Pachamama
Febbraio 2016. Isola di La Palma, Isole Canarie.
Ho passato un mese in questa straordinaria isola, ma più precisamente nell’eco-villaggio di Pachamama, come volontario.
E’ stata un esperienza stupenda, come descrivo in alcuni articoli del blog (clicca qui), ed ho conosciuto persone davvero interessanti (guarda anche l’intervista a Mickael, un volontario).
Uno di questi è Panos, il greco. E’ uno degli abitanti dell’eco-villaggio. Un uomo di grandissima esperienza e saggezza, che si è battuto per cambiare il suo Paese, ma alla fine ha rinunciato per ricominciare una nuova vita sull’isola di La Palma.
Ci ho messo un bel po’, ma alla fine l’ho convinto a raccontarsi, per il mio blog.
Mi sono preso del tempo per tradurla. Un bel po’ di tempo (8 mesi, sorry!). E’ un po’ lunga, ma ne vale la pena leggerla.
Mi ha chiesto di non apparire in video e in foto.
Di seguito l’audio (in inglese) e la trascrizione in italiano.
Buona lettura.
Clicca qui per il TESTO IN ITALIANO
Audio in inglese:
Ciao Panos. Quanti anni hai?
Ho 38 anni.
Da quanto tempo sei sull’isola di La Palma?
Da 3 mesi.
Puoi spiegarmi come sei arrivato qui dalla Grecia, e perché?
Sono arrivato qui per molte ragioni. Sono venuto qui per avere una vita più facile, per lavorare con il cuoio le mie piccole creazioni fatte a mano e venderle ai turisti, senza avere grandi responsabilità o gestire qualcosa di impegnativo.
Queste sono le ragioni per cui sono venuto qui.
Perchè hai lasciato la Grecia?
La Grecia è un bellissimo Paese, un Paese ricco, ricco di civiltà, di paesaggi naturali, di qualsiasi cosa, di persone davvero interessanti. Ma negli ultimi 10 anni la situazione politica ed economica è diventata molto difficile. Tutte le multinazionali più potenti e i più grandi poteri forti del mondo hanno messo gli occhi sulla Grecia e fanno si che sia molto difficile viverci.
Migliaia di giovani stanno provando ad avere un futuro migliore in altri Paesi in tutto il mondo, e la gente che rimane è come immobilizzata sotto un ombrello, sotto stress, non hanno idea di cosa gli può succedere il giorno seguente.
Tutto il Paese è in vendita verso le grandi multinazionali. I porti, i fiumi, le montagne, le società elettriche, gli acquedotti. Tutto.
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Un ringraziamento speciale a Liborio Conca per aver messo a disposizione la sua competenza e esperienza. Grazie di cuore!
Clicca qui per il suo Blog “Questioni”
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