Giorno 6, Magica Isola di La Palma
Sesto giorno nella comunita’ di Pachamama. Finalmente ho trovato un po di tempo per scrivere. In piu stiamo andando in citta’ al mercato di frutta e verdura della domenica, quindi avro’ un po’ di copertura internet per pubblicare questo post.
Ieri sera siamo stati invitati ad una jam session, quindi entusiasti ci siamo tutti preparati per la serata, immaginando di andare in un bar in citta’.
Invece no 🙂
Era una jam organizzata nella foresta, con gente del luogo e non, tutti provenienti dalle comunita’ della zona.
La Palma e’ un’isola di 80000 abitanti, quindi se qualcuno organizza qualcosa, un evento, col passaparola e’ facile avvisare tutti i vicini.
Appena arrivato sul posto ho subito notato la gioia e la serenita’ della gente, la semplicita’, madri e padri coi loro bambini, musicisti (un botto di musicisti), viaggiatori…
Comincio subito a entrare nel feeling della festa, a saltellare e a ballare, preso dalla musica (era fantastica, qualcosa di unico).
Dopo pochi minuti si avvicina una ragazza che mi sorride e mi abbraccia, come se mi conoscesse da sempre.
Mi presento, le pongo le solite domande di rito (da dove vieni, dove vivi), e lei (ovviamente non mi ricordo il suo nome) mi racconta che viene dall’Irlanda, e’ arrivata qui per visitare l’isola zaino in spalla qualche mese fa, e che ora vive nelle grotte sulle montagne “palmere” un po’ qui e un po’ li’ e si ferma nelle comunita’ dove capita, tanto qui sei sempre ben accolto, basta solamente portare con se un po’ di amore e di energia positiva e in cambio puoi sempre avere un letto e un pasto caldo ovunque.
Si avvicina un’altra ragazza, si presenta, viene dalla Germania.
Anche lei viaggiava da un po’ per le montagne, ora si e’ fermata in una comunita’ per dare una mano al progetto, stanno cercando di raggiungere l’autosufficenza energetica e alimentare, ma si stanno anche specializzando sul disegno su pietra.
Ognuno qui ha qualcosa da insegnare o da apprendere, e ogni comunita’ e’ specializzata in qualche coltura o arte o cultura particolare, quindi c’e’ un continuo scambio di prodotti, energie, conoscenze, arte,..
Per esempio ieri mattina e’ arrivato a Pachamama un ragazzo con una cassa piena zeppa di banane sulle spalle.
Pensavo fosse il ragazzo che vende la frutta, visto che per raggiungerci ha dovuto affrontare 10 min di cammino per salire la montagna con un peso sulle spalle non indifferente.
Con stupore scopro che arrivava dalla comunita’ vicina e che le banane erano un semplice regalo per noi!
Tornando alla jam.
Andando verso la zona “comida” (cibo), incontro un ragazzo italiano, l’unico presente alla jam e il primo italiano che incontro da quando sono qui.
Si chiama Simone. Mi parla del suo progetto di scuola alternativa gratuita e per tutti.
Me ne parla per un’ora, e’ iperentusiasta, mentre ne parla con me ne parla a tutta la gente che passa per salutarlo (sembra lo conoscano tutti qui).
Ha 30 anni, vive a La Palma da 3 anni, e’ padre, ha creato con altre 2 persone una comunita’ che si chiama “Casa de los ninos”.
Hanno un orto, un frutteto, una casa costruita con la terra e con la pietra.
Il progetto “Casa de los ninos” e’ appunto quello di coinvolgere le comunita’ limitrofe e creare una scuola alternativa gratuita e per tutti, con la possibilita’ di avere abbastanza sufficenza alimentare per ospitare le ragazze madri o le famiglie che hanno bisogno con i tepee.
Mi dice che ci sta mettendo anima e corpo nel progetto, che ha gia’ organizzato 3 riunioni, che ha gia’ l’approvazione di 15 persone e che pian piano avra’ l’adesione di molta piu’ gente e che ci riuscira’ di sicuro.
Sull’isola esiste gia’ una scuola primaria alternativa, la scuola Valdorf, ideata da Rudolf Steiner. Il problema e’ che costa 280 euro al mese e non tutti possono permettersela. E in piu’ non Valdorf a La Palma e’ solo scuola primaria.
Intanto la musica tra le montagne sotto le stelle continua, i musicisti si alternano e danno vita ad un susseguirsi di ritmiche e di suoni incredibili, improvvisazioni da paura.
Incontro anche 2 musicisti che avevo gia’ incontrato a Pachamama, son 2 fratelli svizzeri (Korrigan Circus) che girano per l’isola dormendo un po’ dovunque e creano musica con la gente delle comunita’, prendendo spunto ovunque. Si sostengono economicamente senza problemi suonando qualche giorno al mese per strada nella capitale di Santa Cruz.
Uno di loro ha imparato sull’isola l’arte della lavorazione della lana, infatti con se porta sempre un cappello, una borsa e un tappeto autoprodotti, unici ma molto ben fatti e molto belli.
Io e Laura (un’altra volontaria di Pachamama), abbiamo approfittato chiedendo info sulla tecnica che lui utilizza, e stiamo provando pian pianino con la lana che abbiamo a disposizione (un’altro regalo di un pastore di una comunita’ vicina) qui a costruire dei polsini per il momento, poi se ci riusciamo faremo qualcosaltro.
Alla jam c’era anche la gente di “Casa La Punta”, un’altra comunita’ molto vicina a Pachamama e molto connessa, infatti ci scambiamo spesso prodotti e spesso c’e’ gente che passa da un posto all’altro per dare una mano.
Girando un po’ tra la gente, incontro un ragazzo francese, ovvamente anche lui vive in una comunita’ sulle montagne, “Los Lonitos”, che mi invita a passare di li’ e che sono il benvenuto.
E’ stata una serata speciale, davvero non avevo idea di quanto fosse magica e paradisiaca quest’isola, di come le energie sono cosi’ connesse!
Non avevo mai visto prima d’ora tante comunita’ cosi’ vicine e interconnesse tra loro concentrate in una piccola regione come puo’ essere l’Isola di La Palma.
Son qui da solo una settimana, la gente che sto incontrando, assetata di sapere, di creare, di scambiare, di aiutare, di insegnare, di realizzare i propri sogni sapendo che si puo’, e’ decisamente molta di piu’ di quella che avrei potuto incontrare in 6 mesi lavorando in una grande azienda come ho sempre fatto fino a qualche mese fa, dove i sogni sono repressi e non ci e’ permesso di realizzarli.
Sono contento, davvero contento di essere qui nella magica Isola di La Palma.
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