Arrivederci Europa
Era da un bel po’ che non mi sentivo così nervoso per un viaggio.
Viaggiare in Europa mi faceva stare molto tranquillo, non avevo nessuna paura di nessun tipo. Il fatto di prendere un aereo per uscire dall’Europa e andare incontro a una cultura quasi sconosciuta quasi non mi ha fatto dormire la notte.
E’ proprio questo che mi ha reso nervoso: il fatto di non sapere a cosa vado incontro.
Stamattina all’aereoporto di Malaga, mentre facevo la fila per imbarcare le valigie con Royal Air Maroc, per un attimo ho dubitato di aver sbagliato fila. A fianco c’era la coda per la gente in partenza verso Roma.
Per fortuna c’era Francesca con me all’aereoporto, che ormai è quasi una sorella.
Era da tempo che non mi sentivo così nervoso per un volo.
Anche il fatto di essermi fermato per 2 mesi e mezzo in un luogo che ormai chiamavo casa (nell’ultimo progetto in Andalucia), non succedeva da tempo. E’ anche per questo che il fatto di riprendere il viaggio mi è sembrato più strano del solito.
Nell’ultimo anno non mi ero mai fermato per più di 3 settimane nello stesso luogo.
Il nervosismo è finito appena salito sull’aereo. Fortunatamente ho avuto il posto assegnato a fianco di una bellissima ragazza di Dakar, Emilie, che come me deve aspettare ore nell’aereoporto di Casablanca aspettando il secondo volo per il Senegal.
Abbiamo avuto una gradevolissima conversazione.
L’ho persa di vista quando siamo arrivati all’aereoporto.
Quando l’ho ritrovata era con un gruppo di suoi connazionali che mi hanno subito invitato a sedermi al loro tavolo e a condividere il cibo che avevano sul tavolo.
Era da un po’ che non mi sentivo così nervoso in un aereoporto.
Pensavo di avere la possiblità di visitare Casablanca. Quando sono arrivato ho scoperto che per 6 ore sono bloccato dentro l’aereoporto e non posso uscire neanche per fumare una sigaretta.
Per fortuna sono in Marocco, e l’ho sentito immediatamente appena ho chiesto a un vigilante se c’erano spazi per fumare e mi ha invitato ad andare vicino l’uscita posteriore di un ristorante, mi ha informato sottovoce che lì potevo fumare senza farmi troppo notare.
Non credo che in un aereoporto europeo sia possibile che un addetto alla sicurezza ti spieghi il trucchetto per evitare la sicurezza.
In fondo Casablanca è un crocevia tra gente che viene dall’Europa e deve raggiungere qualsiasi Paese africano che si trovi a sud del Marocco, quindi come me la gente sta qui ore aspettando e non avendo la possibilità di uscire dall’aereoporto. Ci sta che si crei un’angolo fumatori clandestino.
Sono nervoso per l’arrivo a Dakar.
Arrivo all’1 di notte e devo cercare di contrattare con i taxi il prezzo piu basso. Emilie (la ragazza che era seduta con me sull’aereo) e i suoi amici mi hanno informato di non pagare più di 3500 franchi per raggiungere la città.
Oggi ho anche scoperto che in Senegal non tutti parlano francese. Devo apprendere il Wolof se voglio avere la possibilità di comunicare con tanta gente e integrarmi come piace a me.
Ho anche avuto la conferma che non sarà affatto difficile farmi degli amici.
Sono nervoso, ma anche eccitato e contento! Chissa cosa mi aspetta! Le prospettive sembrano fantastiche!
Arrivederci Europa!! A presto!
L’articolo l’ho scritto nell’aereoporto di Malaga, ma non sono riuscito a impostarlo come si deve, causa la connessione wifi scarsissima.
Ora sono a Dakar. Son riuscito ad arrivare in ostello. Mi hanno dato una stanza singola anche se avevo prenotato un letto in camerata da 10! Solo perchè era libera e ormai è tardi non la prenota nessuno per questa notte!
Sono già innamorato di questo Paese! E fa caldissimo, sembra estate. Sento le zanzare intorno a me.
Sono stanchissimo ma felicissimo.
Domani incontrerò il mio contatto Couchsurfing e inizierò a godermi la città.
Vi auguro una buonanotte dal cuore dell’Africa nord occidentale.
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